Descrizione
Un’indagine sui tanti luoghi abbandonati d’Italia, un lavoro poetico che, attraverso la memoria delle pietre, riflette l’immagine del nostro presente. Città morte, fabbriche dismesse, ferrovie e miniere abbandonate, relitti di terra o di mare. È la mappa dei luoghi perduti, abbandonati e posseduti dagli spiriti.
La febbre dei luoghi perduti mi prese anni fa.
Ma fu soprattutto quando conobbi Paolo, un innamorato dei fari.
Ne cercava uno abbandonato per vivere.
Amava le rovine, diceva che contenevano più vita di qualsiasi spazio abitato della modernità.
Le chiamava “dimore del vento” e prediligeva quelle sul mare.
Mi svelò un mondo di fortezze, stazioni, fabbriche, ville nobiliari, miniere, relitti dimenticati sui fondali. L’Italia ne era piena.
Parlavamo per ore.
Poi, un giorno, venne a morire accanto a un faro, nella mia città, e mi lasciò scaffali di libri.
In uno, mesi dopo, trovai una mappa disegnata a mano. Conteneva indicati alcuni luoghi.
Non seppi mai se l’aveva fatto apposta.
Fatto sta che da allora non ebbi pace e cominciai a cercare.”