Descrizione
“Sono cresciuto nelle Alpi, la neve ha accompagnato la mia vita e sempre mi ha affascinato. La neve non é bianca, la neve non ha colore e in se li assorbe tutti. Per questo ci sembra di vederla bianca.
La neve è poesia, è danza, è vita, è acqua dura. Mi piace vederla pulita. Ma ho visto la neve sporcarsi, cosi come i mari ed i fiumi sui quali navigo da tanti anni. Mi sono sempre chiesto come avrei potuto cambiare le cose in meglio, mi sono chiesto come vivevano le genti nell’estremo nord, in quelle zone dove la neve rimane per molta parte dell’anno sulla terra. Ho iniziato a pensare ad un viaggio per comprendere se quelle genti vivono rispettando la loro terra. Un viaggio fatto in modo sostenibile, con pochi mezzi. Mai avrei immaginato di incontrare lungo il cammino la storia di altri uomini e donne diversi da quelli che cercavo. Uomini e donne che dal nulla fuggivano per la loro sopravvivenza.”
Giacomo De Stefano parte per un lungo viaggio verso Nordkapp, attraverso le ultime grandi terre selvagge d’Europa. Ha un paio di sci di legno, una slitta autocostruita e una tenda. Vuole scoprire il rapporto delle genti Scandinave con quell’oro bianco che i grandi croupiers delle Alpi usano ormai solo per fare soldi. Dopo tre anni di spazi immensi, assoluti, incidenti, solitudine e tormente, un giorno incontra un giovane fotografo italiano. Scopre che altri hanno viaggiato verso il grande Nord. Una rotta artica della disperazione. A Kirkenes, 400 km a nord del circolo polare, confine tra Norvegia e Russia esiste una ‘Lampedusa Artica’.
Il viaggio, e non senza problemi, cambia.