Descrizione
“Un faro? Che meraviglia! Tutti mi dicevano”. Così Paolo Rumiz, instancabile viaggiatore, decide di intraprendere il primo viaggio immobile della sua vita. Ma solo apparentemente, perchè in realtà il faro è un sensore nell’universo circostante. Da lì, percepisci il mondo, le grida delle rondini e dei gabbiani, gli sbarchi dei clandestini, l’esaurirsi delle risorse del pianeta. E soprattutto comprendi che tutto ciò che ti pare lontano e irraggiungibile, in realtà è proprio dentro di te.
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